sabato 17 gennaio 2009

Plaid

Mi sveglio di soprassalto. Niente canto del gallo ad annunciarmi il messaggio della vita che riprende al sorgere del sole. Questa notte mi sono svegliato di soprassalto frastornato da una percezione violenta. Non saprei, un suono, una vibrazione, una luce. Un incubo. Un assenza di incubi. Sono frastornato.
Con difficoltà abbandono il divano, rilascio i muscoli e scivolo sotto il plaid muovendo timidi passi verso la finestra. Lascio che il plaid si afflosci a terra. Ho camminato aspettando che il mio sguardo si facesse più lucido. Che la luce dell’alba invadesse la stanza e la mia retina, progressivamente. Ma tutto ciò non avviene. Lenti passi verso il cristallo doppio strato della mia stanza. Una fitta nebbia soffoca i miei pensieri. L’edificio di fronte dista appena trenta metri. Un reticolo di moduli in vetro e cemento. Perfettamente identici, tante finestre, tante persone, tante televisioni accese che propagano segnali luminosi con un ritmo incessante. Non resisto allo stimolo nicotinico. L’accendo. Fumo. L’accendo. Telegiornale. Edizione speciale che svela la causa dell’alzataccia. Sono crollate le torri. Il frastuono assordante. Le torri della finanza si sono afflosciate su loro stesse. Una notte d’estate come un giorno di settembre. E’ così che si risveglia l’economia. E’ così, pare, che si faccia piazza pulita. E’così che si prepara il terreno per l’invasione autorizzata dei nostri conti, delle nostre vite private, dei nostri movimenti, dei nostri pensieri. Pare.

5 commenti:

  1. Eppure mi sembra di riscontrare una certa distanza tra quello che mi sembrerebbe che dovrebbe essere il comune sentire e quello che in effetti è. Che si tenda a privilegiare la ricerca di macchinazioni discutibili sulla tragica evidenza di alcuni fatti.
    Che ci si fermi alla superfice di problemi complessi.
    Ieri è stato assassinato Merkelov insieme ad una giornalista di 25 anni della Novaja Gazeta. Pochi ne parlano e quasi nessuno è sceso in piazza.

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  2. strategicamente perfetto per assicurarsi il disinteresse del mondo a pochi giorni dall'insediamento di obama.

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  3. Assai brutto è il disinteresse, la polarizzazione della notizia e l'omissione.
    Ma brutto è pure il sospetto permanente, la malizia ad ogni costo e il mischione dietrologico.
    Obama è salito a l potere ed è una notizia enorme, o no?
    Un avvocato russo è morto in situazioni poco chiare e Putin o Medvedev non ne parlano.
    Obama non c'entra molto, o doveva rinviare l'insediamento per far sì che il caso russo risaltasse?

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  5. Certo Putin non ne parla
    Ma il problema a me sembra che ci sia un'attenzione sbilanciata nel nostro sguardo sul mondo tra quello che fa l'America e quello che accade nel resto del mondo.
    Chi si preoccupa dei Montagnard?
    Negli anni '70 erano stimati attorno ai due milioni e mezzo di unità nell'intero Vietnam. Mantenendo il tasso di crescita del resto nella nazione, nel 2006 avrebbero dovuto essere circa sei milioni di individui, ma tenendo conto degli eccidi, dei massacri, e delle oppressioni subite, i superstiti sono stati stimati tra i 700 e gli 800 mila.

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