venerdì 16 gennaio 2009

FANFALUCHE

Io, sono seimila anni che non mi sveglio di soprassalto. Io ho un rapporto così buono col sonno che è diventato morboso. Io non faccio esperienza dell'alba da diciottomila anni. Si fa ancora, l'alba? Io ho bisogno di un angelo bello che la mattina, gentile gentile, venga da me e mi sussurri parole dolci e mi incoraggi. Sarebbe la sua vicinanza, la sua compartecipazione delle mie sofferenze a darmi un motivo per alzarmi. Il fatto stesso che lui è lì, davanti a me, sveglio, a dimostrarmi che si può fare. A me la sveglia non me lo da quel motivo, porca paletta!
Chissà un gallo? E' sempre una forma di vita; fa sempre l'effetto di un "altro" che ti sveglia e a cui tu devi almeno la cortesia di svegliarti. Io non provo nessun obbligo nei confronti della mia sveglia. Quanto mangia un gallo? Col gatto può andare d'accordo? Perché io ho un gatto piccolo ma silvestre. Magari se si dividono le competenze. Il gatto per farmi addormentare e il gallo per la mattina. Sarebbe bello. Ho il balcone un po' stretto ma sarebbe solo per la notte; poi il giorno starebbe con me, in salotto, mentre scrivo, cazzeggio. Gli potrei insegnare un sacco di giochetti così poi quando vengono gli amici lo farei esibire con gran plauso di tutti!  
L'unica cosa sono le deiezioni e il gallo deietta parecchio. Non ha nessun rispetto del luogo in cui vive. E questo mi porterebbe a non avere più rispetto per lui e conseguentemente anche i miei doveri nei suoi confronti si farebbe labili e allora addio sveglia la mattina, chi se lo incula quello stronzo di gallo che caga dovunque e pretende che io mi alzi la mattina perché lui è sveglio. Impara prima a rispettare il luogo in cui vivi e poi ne riparliamo. E così finirei per mangiarmelo una buona volta. Sempre meglio che mangiare una sveglia. E comunque avrei fatto delle cose, un percorso, una crescita. Partendo dalla iniziale timida fiducia, attraversando quel magico momento dell'intesa in cui il cerchio magico sembra chiudersi, sorprendendomi poi a nutrire del rancore per qualcosina, sorprendendolo poi a nutrire del rancore per qualcosina, per poi piovere giù nell'inesorabile constatazione che non siamo fatti l'uno per l'altro. Sarebbe la prima volta che chiudo un rapporto mangiandomi l'altro. Son soddisfazioni. Hai sbagliato e io ti divoro. AAARGH! Domani mattina metto la sveglia, mi sveglio presto - non proprio di soprassalto - ma presto, per Dio, e parto per la Valle Spluga in provincia di Sondrio!

P. S. Certi pezzi de 'sto blog nun li trovo! Li ritruvamo 'nzieme? Per esempio dove si può leggere che TFM è un tipo contrario al tabagismo? E' interessante, 'ndò stà?

2 commenti:

  1. Galletto con patate
    Ingredienti :
    • 1 galletto
    • 1 finocchio intero
    • pomodorini a grappolo q.b.
    • alcune olive nere toscane q.b.
    • patate novelle
    • 1 scalogno
    • pasta d'acciughe
    • salsa worcester
    Preparazione:
    Bagnare il galletto con poche gocce di worcester sauce diluita con qualche cucchiaio di brodo. Cuocere il volatile con le olive, le patate novelle e lo scalogno nel forno a 200 gradi, finché non è cotto. Intanto prendere i pomodorini, svuotarli e metterci un po' di pasta d'acciughe. Togliere il galletto dal forno, metterlo su un piatto, circondarlo di pomodorini e di finocchi. Se volete potete aggiungere dell'aneto e curry piccante.

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