lunedì 26 gennaio 2009

oggettività fantasiosa

Siamo certo in un' epoca di recessione e l'arte ne è testimone. Ma credo viceversa che mai come adesso si possa essere consapevoli di quello che si può fare. E questa consapevolezza ci può portare, in mezzo a tanta mediocrità, a tentare di fare ciò che non si può fare. Ad andare oltre l'acquisito e l'acquisibile, non guardando intorno a noi ma dentro di noi e a quegli esploratori del 900 che con coraggio, ottimismo e un pò di ingenuità hanno segnato la via rielaborando tutto ciò che fino ad allora era stato fatto. Registi siate architetti, architetti artisti, attori musicisti. Nell'oggettività fantasiosa, nella conoscenza e nell'intuito, osate.

7 commenti:

  1. li osservo, poco a poco aprire un occhio, vedo che iniziano a stiracchiare un braccio, una gamba...a guardasi intorno....

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  2. Non penso che la nostra epoca sia un’epoca di regressione, mio caro amico. Anzi ne son certo. O almeno non totale. Che ci siano dei grandi bisogni e nuove necessità, questo si! Siamo forse in un periodo di grande confusione che purtroppo non da molto spazio alla consapevolezza. Giustamente. E secondo me il problemino è proprio li. E’ quando scatta il verde alla “consapevolezza”. Per il resto son d’accordo con te mio caro Giorgio. Grazie quindi dell’incoraggiamento.

    tuo Lucariello

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  3. recessione o confusione?
    fantasia o consapevolezza?
    dov'è che vi trovate d'accordo?
    mi sfugge...

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  4. E`come se la nostra generazione si trovi a lottare titanicamente contro mostruose burocrazie, ciclopiche legislazioni, piramidali gerachie....ma soprattutto contro teoriche, immobilizzanti paure. Paure che si manifestano in intenzioni bipolari, decisioni riinviate, strani contorsionismi depri-mentali, prese di posizione "inmantenibil" ; paure che si divorano i nostri progetti, i nostri sogni, lasciandoci immobili e vuoti, lascivi e lassisti, come marionette abbandonate in un angolo oscuro;...eppure la nostra condizione di funamboli la si puó subire, stancamente, o vestirla/investirla di un senso vitale, con curiositá e amore....e mi domando in quale ammasso di cellule del nostro corpo si sia andato a ficcare il "coraggio"; in realtà penso che forse non è tanto importante cercarlo quanto praticarlo....
    Tirare fuori un filo da questo gomitolo "confuso" e iniziare a camminarci sopra...

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  5. jack,
    riproviamo:
    una volta raggiunta o se si raggiungesse quella consapevolezza ( e qui cito le parole di Gio) ....questa consapevolezza ci può portare, in mezzo a tanta mediocrità, a tentare di fare ciò che non si può fare. Ad andare oltre l'acquisito e l'acquisibile, non guardando intorno a noi ma dentro di noi e a quegli esploratori del 900 che con coraggio, ottimismo e un pò di ingenuità hanno segnato la via rielaborando tutto ciò che fino ad allora era stato fatto. Registi siate architetti, architetti artisti, attori musicisti. Nell'oggettività fantasiosa, nella conoscenza e nell'intuito, osate.

    bene su tutto questo eravamo in pieno accordo. possiamo riprovarci ancora tutti insieme se vuoi.

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  6. E allora scusami lucariello, ma se credi che tuttavia si viva in un epoca animata da menti brillanti e talenti da vendere, cos’è che ti spingerebbe all’azione? Perché, per come la vedo io e scusami la retorica, è proprio la volontà di sfuggire al reset culturale che mi stimola. È la difficoltà nel riscontrare una similitudine tra quello che quotidianamente assorbo e quello che vorrei comunicare. In sostanza è una forza di reazione, la mia. Altrimenti me ne starei beato a leggere, a sognare, a guardare al futuro come fossi al cinema. Per questo che vedevo una differenza sostanziale tra il tuo commento e l’assunto di Gio. quindi, tu dove li trovi gli stimoli?

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  7. E perché aver bisogno di un periodo di recessione e castrazione culturale per sentire il bisogno di azione ? Scusa ma io non ho bisogno di questo. La mia forza é tutta mia. E semmai troppo facile sarebbe uscire fuori dal gruppo quando il gruppo manco esiste. Troppo facile sarebbe diventare un grande artista quando intorno a te ci sono masse di incoscienti. Quindi no. Al massimo é il contrario che mi stimola il neurone. Quando vedo che c’é sostanza allora lui si risveglia ,il battito va a cannone e tutto vibra. Penso sia veramente una diversa sensibilità alla vita, la nostra.
    Lucarié…

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